martedì 9 aprile 2013

Opposizione infantile all'inciucio

La schizofrenia e la demagogia sembrano aver fatto ostaggio la politica di questo paese, parlo di vecchi e nuovi soggetti politici tant'è che in Parlamento abbiamo ancora una destra populista e con simpatie fasciste, un partito liberale che mainstream e larga parte del popolino(simpatizzante o oppositore) continuano a definire di “sinistra” quando ormai non c'è più nemmeno la parvenza di socialdemocrazia, ma solo uno scontro fra apparato burocratico e le nuove leve “liberal”, poi c'è il Movimento 5 Stelle che deve il suo successo nell'aver deresponsabilizzato l'italiano e incanalato la rabbia prevalentemente contro la “Kasta”: seppur presenti altre questioni e percorsi d'analisi è indubbio che il successo grillista è dovuto in larghissima parte dalla sua narrazione che i guai siano dovuti ad una classe politica indecente, tralasciando qualsiasi analisi critica dei principi capitalistici e ignorando che quella classe politica non è stata votata e selezionata, seppur in ristrettissimi spazi di esercizio democratico, da alieni provenienti da Plutone, ma dagli italiani che oggi si scagliano contro la disinformazione giornalistica, ma i dati d'ascolto mostrano come sia proprio il popolino a volersi far abbindolare da Cuochi, Maschi&Femmine, Cronaca voyeristica e giovani “Amici” rottamatori e la lettura della Gazzetta dello Sport supera quella di qualsiasi altra testata.

I piddini, spiazzati(solo loro) dal successo del M5S, hanno subito tentato lo scouting con la proposta di 8 punti programmatici presentati da Bersani, a questi Grillo ha risposto con un secco "NO" coerentemente con tutto ciò che lui e i suoi simpatizzanti da anni predicano, questa presa di posizione ha scatenato l'elettorato e i media piddini e in parte anche i votanti grillini dell'ultima ora o per lo più provenienti dalle sinistre "zona pd"(checchè ne dicano i grillini più ostinati, sia sondaggi che “bar sport” d'Italia confermano un pentimento repentino che si aggira sul 20/25% dei loro votanti), la motivazione è che così si rischia di buttare al macero 8 milioni di voti e rimanere fanciullescamente a sbraitare senza prendersi responsabilità, ecco, io queste  critiche le capisco e solo in piccolissima parte le condivido, altrimenti, nonostante la mia opposizione al grillismo, reputo legittima la loro posizione di non accordare nessuna fiducia: come scritto le loro posizioni in merito sono chiare e non critico loro per questo, semmai l'accusa che faccio loro è una supponenza politica infantile che, subito dopo il “No alla fiducia al PD”, porta a partorire l'idea di un governo tutto loro, ma di nomi da valutare per ora nulla, che comunque dovrebbe incassare la fiducia da altri, quindi la motivazione che li spinge a rifiutare una fiducia al PD è tranquillamente usabile anche contro questa remota possibilità poiché dovrebbero trovare un'alleanza con altre forze politiche e devono ringraziare solo Napolitano e PD per non averli assecondati nel voler gestire la più grave crisi del capitalismo.

Il M5S per ora potrebbe fare solo opposizione e in questa sua fase storica è la collocazione migliore, ma la demagogia che io intravedo è la “già cominciata” opposizione e critica all'inciucio PD-PDL, se è legittimo da parte loro non accordare la fiducia al PD è meno razionale e molto demagogico intavolare l'opposizione in Parlamento e fuori contro l'inciucio poiché, neanche tanto malignamente, si può dire che il M5S la sua parte di responsabilità in questo scenario ce l'ha: le scelte presentatesi sono state due e loro hanno fatto la loro legittima scelta; ma ora basta con la riproposizione del refrain “pdl=pd” o “inciucio da 20 anni”, la loro opposizione, parlamentare e non, dev'essere fatta su altro e non su una condizione che loro stessi hanno agevolato, forse per meri calcoli elettorali più che coerenza programmatica, com'è paradossale che l'unico esito “plebiscitario” delle urne sia stata la bocciatura di Monti mentre nel mondo grillista della democrazia diretta l'idea della prorogatio sia ritenuta giusta, insomma un voto contro Monti per poi avere il “nuovo” che gioca al “costituzionalista fai da te”* nel non preoccuparsi di legittimare la prosecuzione del governo degli esodati.

Mentre il M5S gioca al piccolo politico e porta al pentimento qualche elettorale e nel PD si rinfiamma la guerra interna, dall'altra parte dello scenario politico, il piduista prosegue(o inizia) la campagna elettorale consapevole che la riproposizione di ciò che successe in Grecia nelle due votazioni ravvicinate è molto probabile e da tycoon qual è non ha difficoltà d'inserire nelle sue proposte un cavallo di battaglia dei grillini: l'abolizione di qualsiasi finanziamento pubblico.
Quindi caro movimento 5 stelle rimani all'opposizione coerentemente con le tue posizioni, ma comincia a intavolare un lavoro di opposizione più serio del dare addosso all'inciucio che, se fosse stato certo e voluto in maniera compatta, il PD, nella corrente bersaniana, non avrebbe perso nemmeno tempo a tentare di convincere i grillini a sostenere un governo PD.
Noi tutti intanto prendiamo popcorn e soda e prepariamoci ad assistere a quello che B&B riusciranno partorire nel loro incontro.

*Tecnicamente, e volendo spaccare il capello in quattro, la prorogatio è possibile, ma è uno strappo alla prassi costituzionale e contro il principio democratico, scelta che potrebbe essere in futuro rivelarsi pericolosa: qualcuno potrà non voler lasciare l'esecutivo a fronte di un altro Parlamento senza chiara maggioranza pescando in “precedenti storici”.

0 commenti:

Posta un commento

Commentando si accettano i termini di utilizzo contenuti nel Disclaimer